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La tratta sorrentina

La tratta sorrentina

Spetta a Pugliano (Resina) della ferrovia Napoli-Pompei il primato di prima stazione a vocazione turistica: le comitive di turisti, infatti, possono in sole tre ore giungere sull'orlo del cratere del Vesuvio, perché il 28 settembre 1903 entra in funzione la Ferrovia elettrica del Vesuvio, che, partendo dalla Fermata degli Olivi a monte del Santuario di Pugliano, giunge ai piedi della funicolare.
Proprio quella stessa stazione di Pugliano della Ferrovia Vesuviana che sarà danneggiata, insieme alla stazione superiore della funicolare, dall'eruzione del Vesuvio del 12 marzo 1911 e nuovamente inaugurata il 3 febbraio del 1912.
In effetti, l'impianto della funicolare del Vesuvio, in funzione dal 1880, dava, da qualche anno, segni di senescenza e la Thomas Cook and Son di Londra lo aveva acquistato per 170 mila lire decidendo di costruire una ferrovia elettrica collegata alla Circumvesuviana, al fine di inserirlo nel circuito della propria grande catena di imprese e servizi turistici sparsi nelle cinque parti del mondo.
Intanto il 21 gennaio 1906 un’altra ferrovia elettrica, da oltre due lustri sognata e voluta, entra in funzione: la Castellammare di Stabia-Sorrento della Società Anonima Tramvie Sorrentine.
L"'Illustrazione Italiana" scrive: "Una linea ferroviaria, che allacciasse Castellammare a Sorrento, era un antico desiderio non solo degli abitanti delle due industriose città e dei Comuni fra loro interposti e adiacenti, ma anche di tutti coloro che si recano a godere il fascino supremo ispirato a ogni tratto dalla divina penisola Sorrentina. Circa settant'anni addietro, per andare da Sorrento a Castellammare, quando per l'infuriare della tempesta non si poteva servirsi di imbarcazioni, si era costretti a piedi per un lunghissimo tratto di una via disagevole e montuosa".
L'eruzione del Vesuvio del 4 aprile 1906 copre di lapilli varie stazioni della Circumvesuviana. I danni sono ben presto riparati. Il quadro dei trasporti ferroviari secondari nella zona vesuviana è ormai delineato. Interessi sociali e politici, capacità economiche e finanziarie sono nella Circumvesuviana ben amalgamati, mentre le volontà operative e organizzativi di ogni ordine e grado danno il massimo di per raggiungere i risultati prefissati.
Il servizio nella rete si svolge con assoluta puntualità e le vetture in servizio rappresentano il meglio della scienza e della tecnica.
L'incomparabile bellezza dei luoghi, il Santuario di Pompei, gli scavi delle città morte, fanno sì che la Circumvesuviana non venga utilizzata solo per il servizio locale – importante e massiccio – ma anche che folle di visitatori la usino a scopo turistico.
Le bianche motrici si inseriscono in uno scenario di fiaba tra l'azzurro del cielo e il ceruleo del mare lasciando attoniti i visitatori che amano farsi ritrarre in rimembranti foto di gruppo o in singoli pose affacciato ai finestrini o sui predellini.
Nel 1928 un Decreto Legge modifica il nome di Ottajano in Ottaviano, quello di Valle di Pompei in Pompei e quello di Pompei in Pompei Scavi. E i lavori per il prolungamento della Circumvesuviana da Torre Annunziata a Castellammare sono iniziati.
Il quotidiano "Roma" del 4 gennaio 1934, a firma di Mario Petrone, scrive: "In quest'anno si giungerà a Castellammare con la Circumvesuviana. Il tratto di allacciamento che s'inizia da Torre Annunziata è in avanzata costruzione e sarà intercalato da un tunnel lungo un chilometro e mezzo. Lo scalo merci è quasi ultimato e così pure la stazione che sarà circondata da un'ampia piazza ricavata dalla demolizione di alcuni fabbricati. Il tram che reca a Sorrento sposterà la sua attuale testa di linea e verrà prolungato nella piazza della Circumvesuviana il che agevolerà i viaggiatori e i turisti che intenderanno proseguire per la penisola meravigliosa."
Finalmente Il  "Mattino" del 26 luglio 1934 può riportare la cronaca dell'inaugurazione: "La realizzazione del desiderio fervidamente propugnato dalle autorità locali e dai Comuni Vesuviani, relativo alle comunicazioni ferroviarie con Castellammare di Stabia e Sorrento cioè l'allacciamento di Castellammare alla rete della Circumvesuviana, è un fatto compiuto. Dopo Torre Annunziata ecco che il treno entra sulla nuova diramazione, lambendo la città morta di Pompei, in una atmosfera che sembra veramente di sogno, tanto è potente il fascino della maestosa bellezza della contrada sacra ai ricordi, negli accesi colori resi ancora più vivi dal sole pomeridiano. La stazione di Villa dei Misteri in stile '900 ma decorata con pergolati e colonnati pompeiani splende tutta fresca al sole nel suo vivace bianco e rosso. Dopo sei chilometri e mezzo di percorso, di cui un brevissimo tratto in traforo, ecco la stazione di Castellammare".
Con il collegamento di Porta Marina (Villa dei Misteri) degli scavi di Pompei la Circumvesuviana completa anche il percorso archeologico e turistico iniziato con l'istituzione della stazione di Resina in prossimità degli scavi di Ercolano.
Il 24 novembre 1940 è inaugurato l'allacciamento della stazione di Castellammare alle Terme Stabiane. "Il Mattino", di Napoli scrive: "Il treno inaugurale nel quale con l'Ecc. Jannelli hanno preso posto tutte le autorità - un locomotore, una vettura salone e quattro vagoni di nuovo tipo - è partito dalla Stazione di Napoli della Circumvesuviana alle 14,28 precise, diretto alla nuova stazione, bellissima, delle Terme Stabiane, ricca d'un artistico portale dovuto a quell'artista che è l'architetto ingegner Marcello Canino, addobbata con bandiere per l'occasione".
Un cartello grandemente eloquente nella sua sinteticità: "Per Sorrento Km 8, minuti 20", indica il preciso programma della Società. La stazione sorge a 30 metri di altezza dal livello di Castellammare ed è collegata alla strada provinciale da due ampie modernissime scale mobili capaci di convogliare, nei due sensi, ottomila persone l'ora: quindi più che sufficienti per tutte le esigenze delle Terme, anche nel periodo di maggiore affollamento.
La SFSM chiede la concessione del prolungamento della ferrovia fino a Sorrento anche per sostituire la tranvia Castellammare-Sorrento creando un diretto collegamento fra Napoli e i centri della penisola sorrentina, importantissimi per il movimento turistico e commerciale.
Completa anche lo studio di una funivia che, partendo dalla stazione di Castellammare Centro, raggiungerà alla quota di 1.100 metti il Monte Faito dove sta per sorgere, per iniziativa della stessa società, un'importante stazione di soggiorno.
 

 

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