La Società Anonima Ferrovia Napoli-Ottajano raccoglie il consenso di nuove forze economiche e si trasforma in Società per Azioni assumendo la denominazione di “Strade Ferrate Secondarie Meridionali”, proposta dagli azionisti nell’assemblea del 16 maggio 1901. L’assemblea è preceduta dalla firma della convenzione con lo Stato datata 11 aprile 1901, che definisce i nuovi collegamenti ferroviari destinati a innovare i trasporti nell’area Napoletana.
Il progetto prevede il prolungamento della ferrovia Napoli-Ottajano-San Giuseppe Vesuviano fino a Poggiomarino e Sarno, e la costruzione della linea Napoli-Barra-Pompei-
Poggiomarino.
“Il Monitore Tecnico” del luglio 1902 pubblica:
“Tutte le pratiche con gli enti interessati e col Governo sono state condotte innanzi con esemplare rapidità ed energia, tal che nel febbraio di questo anno fu emesso il Regio decreto definitivo, ed oggi sono stati iniziati i lavori. Quando questi lavori saranno ultimati, tutta la Circumvesuviana si comporrà di una cintura di forma quasi circolare che circonda le falde del monte Somma e del Vesuvio e di due tronchi esterni alla circonferenza, uno che va da Barra a Napoli e l’altro che da Poggiomarino va a Sarno.
Tutta la linea traversa regioni ricche, ubertose e popolate assai densamente, sicché le previsioni del traffico sono assai liete. Si noti che in soli 64 chilometri di linea s’incontrano 23 Comuni con una popolazione servita di 271.600 abitanti e ciò senza tener conto del santuario di Valle di Pompei e dell’altro della Madonna dell’Arco, dove il movimento è incessante e continuo; le previsioni meno rosee danno a questa linea un numero di viaggiatori non inferiore ai 3 milioni all’anno.
Per ora la ferrovia sarà esercitata a vapore, ma già è pronto il progetto per la sua eventuale trasformazione a trazione elettrica: però anche adottando la trazione elettrica vi sarà sempre servizio sussidiario con locomotive, specialmente in quei giorni in cui, per grandi festività religiose o civili, è necessario condurre in tempo relativamente breve decine di migliaia di viaggiatori”.
Il 28 dicembre 1904 il tronco San Giuseppe Vesuviano-Poggiomarino-Sarno di 15,292 chilometri con trazione a vapore e la linea Napoli-Pompei-Poggiomarino di 34,572 chilometri, provvisoriamente a vapore, entrano in funzione.
“Il Mattino” di Napoli, nel numero del 29 dicembre 1904 scrive: “La nuova linea Circumvesuviana costituisce il completamento ed il prolungamento della Napoli-Ottajano già in esercizio. Infatti la Napoli-Ottajano è stata prolungata per Terzigno e Poggiomarino fino a Sarno, mentre una diramazione, staccandosi dall’antica stazione di Barra, va a raggiungere il nuovo prolungamento nella stazione di Poggiomarino. Viene così a costituirsi un anello completo in giro al Vesuvio, con due appendici: Barra-Napoli e Poggiomarino-Sarno.
L’intera linea misura la lunghezza di circa 70 chilometri, dei quali 46 circa di nuova costruzione formanti la ‘Circumvesuviana’ propriamente detta, mentre gli altri 24 chilometri rappresentano la lunghezza dell’antica linea Napoli-Ottajano in esercizio sin dal 1891. La linea ha rettifili lunghi vari chilometri, curve di grande raggio, pendenze molto limitate. L’armamento metallico della via è stato eseguito con rotaie Vignole, del peso di kg. 21 a metro e della lunghezza ognuna di m. 12,00. Tutto il materiale occorso per l’armamento è stato fornito dalle Ferriere del Vesuvio le cui officine sorgono a Torre Annunziata.
Il materiale per la trazione a vapore è stato per le locomotive fornito dalle officine di Saronno. Esse sono macchine del peso di circa 27 tonnellate ognuna, a tre assi accoppiati con carrello anteriore mobile con spostamento radiale. La distribuzione del vapore è del sistema Allan-Trick, con due sistemi esterni situati nella parte anteriore della macchina stessa.
Dette locomotive sono munite di freno a mano e di freno ad aria Westinghouse. Le vetture per viaggiatori escono dalla fabbrica dei fratelli Benvenuti di S. Giovanni a Teduccio. Esse sono lunghe circa 10 metri ognuna ed all’esterno sono formate a doghe ad uso dei vagoni-lits delle ferrovie americane.
Pel momento tutta la linea innanzi detta verrà esercitata con trazione a vapore.
Sulla Napoli-Barra-Ottajano-Poggiomarino-Sarno, sono in funzione undici locomotive: ‘Vesuvio’, ‘Cercola’, ‘Ottajano’, ‘S. Anastasia’, ‘Napoli’, ‘Valle di Pompei’, ‘Scafati’, ‘Sarno’, ‘Ercolano’, ‘Torre Annunziata’, ‘San Valentino Torio’ “.