La S.E.P.S.A nasce nel 1883 a Roma come “Società per le Ferrovie Napoletane” per la costruzione e la gestione dell’esercizio di una ferrovia economica da Napoli per Pozzuoli e Cuma (linea Cumana).
La linea Cumana, in esercizio fin dal 1889, collega su un tracciato costiero di circa 20 km. il centro urbano della città di Napoli (quartiere Montesanto) con la località di Torregaveta nel comune di Bacoli, attraversando il tessuto urbano della città stessa (Corso Vittorio Emanuele, Fuorigrotta, Bagnoli) e popolosi centri da considerarsi ormai in continuità con la città quali Pozzuoli, Arco Felice, Baia, Fusaro, Torregaveta (tenimento del comune di Bacoli e di Monte di Procida).
Nel 1938, in considerazione d’importanti lavori da eseguire per il potenziamento ed ammodernamento della linea, venne costruita la “Società per l’Esercizio di Pubblici Servizi Anonima”, appunto la S.E.P.S.A., che successivamente subentrò alla precedente Società nell’esercizio della concessione.
Negli anni 50 la S.E.P.S.A. curò i lavori di costruzioni della linea Circumflegrea, rendendo possibile il collegamento tra Napoli e Torregaveta attraversando l’entroterra flegreo.
Infatti la Circumflegrea partendo da Montesanto raggiunge ugualmente Torregaveta, ma seguendo un percorso più lungo, di circa 27 km., e dopo aver attraversato i quartieri occidentali di Soccavo e Pianura e le località di Quarto Flegreo, di Licola (tenimento del comune di Pozzuoli) e di Cuma.
A Torregaveta la linea Circumflegrea si congiunge con la linea Cumana, costituendo un anello chiuso econsentendo, in tal modo, alle estreme zone flegree di essere servite, in maniera rapida ed economica, da una doppia linea ferroviaria sviluppatasi per il 40% su un territorio del Comune di Napoli e per il 60% sui territori dei Comuni limitrofi.
L’intera rete sociale, pertanto, con la sua particolare struttura ad anello chiuso è al servizio dell’intero settore occidentale dell’area metropolitana di Napoli e dell’intero bacino di traffico flegreo. Tutte le zone servite dalla rete ferroviaria sono a densità di popolazione molto elevata e l’entità dell’affollamento è destinata ad aumentare per l’incessante sviluppo abitativo dei centri flegrei, accentuato dai provvedimenti adottati dallo Stato a seguito dei noti eventi sismici e bradisismici.
È appena il caso di precisare che nel territorio di interesse della rete sociale, l’alternativa stradale alla ferrovia di fatto non esiste, in quanto le comunicazioni sono rese difficili dalla topografia vulcanica della zona flegrea e dall’impossibilità, per la viabilità sostitutiva, di sopportare l’intenso traffico su gomma.