Orsa evidenzia motivazioni tipiche della dialettica quotidiana ed ordinaria tra azienda e sindacati e non certamente problematiche che possono portare alla proclamazione di uno sciopero. Una forzatura poco spiegabile, anche perché la maggior parte di tali motivazioni riguardano provvedimenti che rientrano nelle prerogative aziendali e non nella contrattazione di secondo livello.
Infatti, le motivazioni dichiarate dall’Orsa sono:
- 1) problematiche straordinario comandata turni personale treno e addetti ai varchi, oggetto di numerose riunioni dove è stato spiegato e dimostrato che le disposizioni sono rispettose delle norme contrattuali
- 2) orario degli uffici amministrativi che è semplicemente e banalmente ritornato a quello precovid, ingresso alle 08:00 anziché 07:30.
- 3) errori in busta paga definiti “mancata erogazione delle competenze”, a volta dovuti all’applicazioni di accordi sindacali sottoscritti anche dalla stessa ORSA che, in alcuni casi, prevedono una ritaraturadei programmi informatici delle paghe. In tutti i casi l’Azienda riconosce sempre il dovuto.
- 4) utilizzo improprio dei capistazione che non è altro che l’uso flessibile di personale che ha aderito volontariamente ad una richiesta aziendale di coprire anche i turni di biglietteria che vedono attualmente una carenza di personale.
- 5) declassificazione di alcuni impianti, argomento che rientra nelle strategie della società e non da tavolo negoziale.
Riteniamo che ci siano i margini per una discussione aperta e la Direzione resta disponibile al confronto.