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Emergenza Coronavirus - Comunicato EAV del 26 marzo

Data di pubblicazione: 

Giovedì, 26 Marzo, 2020

Eav - Si è raggiunto un accordo quadro con tutte le organizzazioni sindacali per attivare ammortizzatori sociali che compensino la perdita da ricavi da traffico stimata su base mensile, allo stato, in circa 3 milioni di euro al mese. La cassa integrazione riguarderà circa il 20 per cento della forza lavoro (pari a circa 500 lavoratori) per nove settimane, a fronte di una riduzione del servizio di circa il 50 per cento, di una riduzione dei passeggeri pari al 90 per cento. I lavoratori non perderanno nulla perché l’azienda integrerà la parte non compensata dal fondo. L’azienda recupererà circa un milione di euro su base mensile.

Fiduciosi che le tutte le aziende del settore TPL siano destinatari di contributi regionali e/o nazionali finalizzati a reintegrare la perdita di ricavi da traffico - oggi stimata per EAV di entità superiore all’ottanta per cento - EAV si impegna a reintegrare, ai lavoratori interessati all’applicazione degli ammortizzatori sociali, gli importi di retribuzione persa, nelle prime nove settimane di applicazione degli ammortizzatori sociali. Dopo queste prime nove settimane si farà il punto della crisi. Dobbiamo tutelare i lavoratori del settore trasporto, in prima linea, subito dopo il personale sanitario, nella crisi sanitaria.

Azienda e sindacati si impegnano a condurre azioni, anche unitarie, finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo di ottenere misure straordinarie compensative da parte del governo nazionale e regionale per la compensazione della perdita dei ricavi da traffico.
La proposta iniziale dell’azienda era di congelare gli accordi in essere che prevedono premi di produttività ma è stata respinta. L’azienda ha allora avanzato una proposta alternativa di riduzione del 10 per cento dello stipendio lordo per tutti i lavoratori: sul punto i sindacati hanno ritenuto che verrà valutata quando sarà più chiaro lo scenario complessivo della crisi nel settore.

Il problema non è di EAV ma di tutto il settore del trasporto pubblico locale nazionale che si stima perdi 200 milioni di euro di incassi al mese in questa emergenza sanitaria. Preoccuparsi è doveroso.
In tutta Italia tutte le aziende di trasporto stanno attivando ammortizzatori sociali. Non preoccuparsi è da incoscienti.

EAV non rischia oggi certo il fallimento avendo portato il suo patrimonio da 10 a 150 milioni, ma si preoccupa della gestione finanziaria che potrebbe avere contraccolpi nei prossimi mesi con pesanti ripercussioni sui fornitori. Dobbiamo tutelare anche l’indotto, i lavoratori spesso più deboli.
Ma altre aziende del TPL in Campania potranno sostenere l’urto della crisi?

Il problema non è certo solo di queste settimane. O qualcuno pensa che a Maggio tutto tornerà come prima? Gli effetti di questa crisi avranno una lunga coda, di mesi, forse anni. Tutto il settore economico dovrà ridisegnare i propri piani.

Quella che stiamo conducendo per ora sembra soltanto una trattativa sindacale come le altre, ma temo sia qualcosa di molto più profondo. Probabilmente dobbiamo rimettere in discussione tutto.

Su una cosa non ho dubbi. Le assunzioni e gli investimenti non si possono fermare. Questo è un obiettivo irrinunciabile rispetto al quale tutti dovranno dare il loro contributo.

 

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