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Comunicato Eav - verso la fase 2

EAV sta seguendo con attenzione e preoccupazione le direttive del Governo sul trasporto pubblico da porre in essere nella fase due, a partire dal 4 maggio e poi dal 18 Maggio.

Oggi abbiamo una frequentazione pari a circa il 10 per cento dei passeggeri abituali. Riteniamo che in sicurezza questa percentuale possa arrivare al 25 per cento.

Soltanto in questo modo si potrà assicurare il distanziamento sociale.

In realtà nel decreto non è chiarissimo che sui treni delle ferrovie isolate e sulle metropolitane vada rispettato questo limite rigorosamente. E la giunta di ASSTRA nazionale, di cui faccio parte, ha chiesto un chiarimento e si batte per una interpretazione estensiva.

Il tema è: chi controlla su treni e bus il rispetto della misura? In caso di emergenza dovranno essere chiamate le forze dell’ordine, fermare il treno o bus, il tutto con evidenti gravi ripercussioni sulla regolarità del servizio. Sarebbe il caos.

Quindi sarà necessario un grande senso di responsabilità da parte degli utenti, di autocontrollo e di rispetto delle regole.

Occorre riservare il trasporto pubblico, in questa fase, a chi ha necessità di muoversi per lavoro o gravi motivi.

Prendiamo ad esempio un treno della circumvesuviana. La capienza è di 396 posti, di cui solo 120 seduti. Per rispettare il distanziamento sociale potremo arrivare a 102 posti, di cui 60 seduti. Siamo quindi al 25 per cento circa.

Le azioni previste sono le seguenti:
1. Uso obbligatorio delle mascherine.
2. Dispenser disinfettanti nelle stazioni.
3. Sanificazione quotidiana treni, bus e stazioni
4. Campagna per GOEAV (biglietti online) (evitare il contante)
5. Nessun controllo e acquisto biglietti su treni e bus (per evitare il contatto fisico)
6. Controllo ad accessi (stazioni) (in sinergia con forze dell’ordine)
7. Chiusura alcune stazioni impresenziate a bassa frequentazione (per concentrare i controlli)
8. Separazione di posizioni su treni e bus (per rispettare il distanziamento sociale)
9. Protezione guidatore da passeggeri, sia su bus che su treni.
10. Incentivo smart working dipendenti e entrate in ufficio distribuite in tre fasce orarie (8-11).
11. In casi di emergenza affollamento banchine, chiusura temporanea (mezz’ora) stazioni di Montesanto e Garibaldi, capolinea con maggiore afflusso.

E’ un percorso complicato e sul quale, come tutte le aziende di trasporto in Italia, stiamo cercando un equilibrio.
Dobbiamo garantire la sicurezza sanitaria dei nostri dipendenti e dei nostri utenti, ridurre l’affollamento, spendere di più (per sanificazioni, mascherine ecc.) mentre stiamo incassando meno (i ricavi da traffico si sono ridotti del 90%). Un percorso complicato , con il contributo di tutti ce la faremo.

Data: 

Martedì, 28 Aprile, 2020
 

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